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Un software per proteggere le reti dagli eventi naturali
Lo ha realizzato l’Enea che ha firmato un accordo con la Protezione Civile di Roma Capitale per il controllo delle infrastrutture critiche
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16/02/2016

Gestire in sicurezza infrastrutture ‘critiche’ come le reti elettriche, di telecomunicazioni e di trasporto di gas e acqua in caso di eventi naturali. Èquesto l’obiettivo dell’accordo siglato da ENEA e Protezione Civile di Roma Capitale che punta a sviluppare nuovi sistemi per la protezione delle infrastrutture critiche. Alla base della collaborazione l’innovativo software sviluppato dall’ENEA - realizzato nell’ambito del progetto RoMA (Resilience enhancement of Metropolitan Areas) finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca - in grado di fornire previsioni di rischio per le infrastrutture in concomitanza di eventi naturali, come alluvioni e terremoti. In pratica, il sistema acquisisce dati da sensori e previsioni meteo, elabora gli scenari dei fenomeni attesi, identifica gli elementi delle infrastrutture a rischio, stima i potenziali impatti sui servizi a causa dei guasti e infine quantifica le conseguenze sui cittadini e sul sistema produttivo. “Queste informazioni sono strategiche - ha dichiarato Gian Piero Celataresponsabile del Dipartimento Tecnologie Energetiche dell’ENEA - e permetteranno alla città di prevedere situazioni di crisi e di gestirle con piani di azione adeguati ed efficaci”. Il passo successivo di ENEA e Protezione Civile di Roma Capitale sarà testare questo strumento in un contesto operativo per verificarne l’efficacia e soprattutto la resilienza. E il softwaredi ENEA va in questa direzione, perché contribuirà a potenziare la capacità delle infrastrutture sensibili di resistere alle perturbazioni e a ripristinare rapidamente le funzionalità dei servizi in caso di interruzione. Tutto questo è in parte già realtà, grazie all’accordo tra ENEA e ACEA che ha permesso di attivare nella sede dell’azienda capitolina una control room per la gestione della rete elettrica di Roma, con l’obiettivo di allargare la collaborazione anche al settore idrico. Il sistema permette di calcolare scenari di danno alla rete elettrica anche a brevissimo periodo, utilizzando il cosiddetto nowcasting, la previsione del tempo ad elevata risoluzione spaziale e temporale nei minuti successivi e fino a un massimo di sei ore. Per garantire la continuità del servizio elettrico, i dati elaborati vengono trasmessi all’azienda che predispone i piani d’azione, come l’isolamento delle cabine primarie (75) e secondarie (14mila) a rischio. Si tratta quindi di un esempio di smart city che integra e ingloba nel complesso tessuto urbano la componente ICT per il controllo, lo sviluppo e il benessere dell’ecosistema cittadino. 

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