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Giovani e ambiente,una nuova coscienza
I nuovi giovani irrompono propositivamente, se vogliamo anche nela rabbia indignata, per riappropriarsi della scenografia di un pianeta
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01/08/2011

La partecipazione popolare, in particolare dei giovani, al referendum del 12 e 13 giugno scorsi rappresenta per il sociologo un indicatore importante della nuova effervescenza giovanile in Italia e per lo storico futuro un momento di svolta evidente, nonché di recupero di impegno da parte del pianeta giovani sulle tematiche ecologiche e ambientali. Apparentemente non siamo più di fronte all'esplodere di un certo tipo di protesta studentesca, di impegno politico e di radicalizzazione di larghe masse giovanili che videro nel '68 e negli anni immediatamente successivi l'esplodere dei fenomeni della disoccupazione e dell'emarginazione sociale. Da lì partì in effetti la rabbia condizionata dall'esclusione, ma anche una formidabile spinta innovativa. Oggi recuperare i valori ambientali per i giovani significa recuperare la possibilità del progetto del futuro riconoscendosi nel valore dell'acqua come bene comune, del No al nucleare come possibilità di sicurezza esistenziale e nel valore dell'eguaglianza di fronte alla legge, i nuovi giovani irrompono propositivamente, se vogliamo anche nella rabbia indignata, per riappropriarsi della scenografia di un pianeta che l'egoismo generazionale degli ultimi decenni improntati alla logica del profitto e al liberismo selvaggio dei mercati globalizzati e senza regole (appunto "scatenati") aveva reso esteticamente ed eticamente inaccettabili. La recente repressione nei riguardi dei dimostranti "No Tav in Val di Susa", da questo punto di vista, è la risposta folle e irrazionale a un movimento che, attraverso nuovi modi di comunicare in virtù della rete mediatica di nuove tecnologie, recupera nell'etica ecologica i propri punti fondamentali per l'avvio della propria storia. A volte di quelle storie senza storia, perché neglette dalla storiografia ufficiale, che però fanno la storia. Perciò l'individuo sociale non è soggetto altro rispetto all'ambiente e l'ambiente non è mera sfera esteriore dell'individuo. Ed è soprattutto nei giovani che la riscoperta ecologica diventa recupero dell'alterità e riconoscimento della pluralità delle convivenze.

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