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Portare l’energia a impatto zero si può. Grazie ad una bicicletta
Pedalate per un’ora, vi mantenete in forma e accumulate l’energia necessaria a mandare avanti un’abitazione. Ovviamente a impatto zero. È Free Electric
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27/10/2015

Far quadrare i conti è una vera e propria corsa in salita? La bilancia non è dalla vostra parte? Deprimersi non serve, occorre pedalare. Certo, quante volte l’avrete sentito dire in termini figurati? Qui, invece, eliminate le metafore, si parla in concreto di Free Electric la bicicletta brevettata da Manoj Bhargava - un miliardario indiano che ora vive negli Stati Uniti -  e che si è diffusa nel mondo attraverso il documentario Billions in Change. L’obiettivo? Portare elettricità a chi non ne ha grazie alla prima fonte rinnovabile, l’energia cinetica, aiutando nel contempo l’ambiente.

Il principio è semplice e ormai collaudato da qualsiasi bambino: chi di noi non ha sfidato le “tenebre” in sella alla propria bici grazie alla luce prodotta da una dinamo? In questo caso l’energia viene prodotta e immagazzinata per soddisfare i bisogni di illuminazione delle case di chi, ad oggi, non ha ancora accesso all’elettricità.L'elettricità oggi è una “chimera” per circa un miliardo e trecento milioni di persone, e altrettante vi hanno accesso in maniera inadeguata. Sono inoltre 2 miliardi e settecento milioni gli individui sprovvisti di "clean cooking facilities", ovverosia quelli che cucinano e scaldano la propria abitazione bruciando legna o altre biomasse, con danni gravi alla salute, all'ambiente e al proprio sviluppo sociale.

Il progetto, il cui lancio vero e proprio avverrà nel 2016, partirà con le prime 50 biciclette che saranno testate in 20 villaggi dello stato di Uttarakhand, nell’India settentrionale. In tutto il prossimo anno l’obiettivo di Bhargava è di distribuire 10.000 biciclette.

Il progetto del mecenate indo-statunitense non si fermerà qui: le prossime sfide saranno rendere potabile l'acqua salata e produrre energia pulita ovunque.

Free Electric, così come è stata concepita, potrebbe davvero rivoluzionare e migliorare la vita di milioni di famiglie, ma è un’idea al 100% innovativa? Non proprio: nello scorso secolo i bunker utilizzati come rifiugio nel corso dei bombardamenti aerei spesso erano attrezzati con biciclette la cui pedalata consentiva di attivare l’elettricità o i sistemi di areazione e ventilazione.

Una pedalata... allunga la vita. E’ proprio il caso di dirlo.

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