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La nuova frontiera delle città sta nel sottosuolo
Contro i rigori del clima, per contenere l’espansione urbanistica, per liberarsi dal traffico ed anche per risparmiare energia la parola d’ ordine è: progettare sottoterra. A Helsinki e Montreal è già una realtà
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29/05/2015

Non si trovano nella trama di un romanzo di fantascienza, né sono uscite dalla penna di H.G.Wells, ma sono una realtà già in molte nazioni del pianeta. Sono le città sotterranee, la nuova frontiera della pianificazione urbanistica del ventunesimo secolo. A Helsinki, a Montreal, in alcune parti di Parigi o di Tokio e New York  già esiste o è in progettazione una città parallela sotto il livello del suolo che ospita centri industriali, attrezzature per il tempo libero o lo shopping. ''Poiché le potenzialità di espansione e di sviluppo in molte grandi città - ha spiegato il presidente dell'Unione Internazionale di Scienze Geologiche, Edoardo De Mulde- si avvicinano all'esaurimento, il sottosuolo potrebbe fornire delle possibilità eccezionali per il futuro sviluppo''. Secondo gli esperti questa fuga dall’ aria aperta rappresenta una soluzione ideale per risolvere problemi come quelli del traffico, dei cambiamenti climatici (sono al sicuro da fenomeni atmosferici estremi), dell’utilizzo di aree ad alto valore naturalistico e di risparmio energetico (la temperatura a due metri di profondità è costante a 10 gradi). Un esempio importante di sviluppo edilizio del sottosuolo si trova a Helsinki, una città caratterizzata da un clima estremo, freddissimo in inverno e caldissimo nella breve estate. Qui, caso unico, nel 2011 è stato varato l’“Underground Master Plan” e da allora  gli ingegneri hanno costruito, a una profondità di oltre 30 metri, oltre 400 locali che vanno dalle piscine alle palestre, da shopping centers a luoghi di culto fino a un campo di hockey su ghiaccio e hanno usato lo spazio sotterraneo anche per nascondere impianti industriali. E ci sono ulteriori 200 progetti in via di realizzazione per i prossimi anni. Anche Montreal, per difendere i suoi cittadini dagli inverni polari, ha costruito un network sotterraneo di 33 chilometri di strade pedonali piene di negozi, esercizi commerciali, ristoranti ecc., A New York, la città che fino ad ora si è sviluppata verso l’alto, c’è un progetto per la trasformazione di una vecchia stazione sotterranea abbandonata sotto il Lower East Side di Manhattan in un parco pubblico. A Tokio, una città “affamata” di spazio, è stato scavato un parcheggio sotterraneo per le biciclette (un mezzo di locomozione sempre più gettonato per combattere l’inquinamento) che in sette metri riesce ad accogliere 144 bici. Ma il progetto più ambizioso è stato pensato per Città del Messico, una città che, per i suoi regolamenti urbanistici, non si può sviluppare verso l’alto ed in cui non è permesso l’ abbattimento di edifici vecchi. Il progetto si chiama Earthscraper, “grattaterra” e si tratta di una piramide che arriva a 300 metri di profondità  che dovrebbe avere al sua base nella immensa Plaza de la Constitution, il centro vitale della città, e dovrebbe ospitare musei, uffici, centri commerciali..”Ogni anno – osservano gli ingegneri  -milioni di persone viaggiano sottoterra  in metro, auto, treno, ma l’ uso del sottosuolo per altre destinazione sta diventando sempre più pressante. La sfida che dovremo affrontare sarà quella di costruire questi spazi a misura di uomo e mantenerli  sicuri e confortevoli”.

 

1 Commenti
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alessandro demontis scrisse...
Un' ottima idea, la nostra associazione Tecnocrati Postumani auspica come soluzioni abitative alternative, oltre alle costruzioni in sospensione, anche quelle sottomarine e nel sottosuolo.
settembre 12, 2016 12:41

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