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L’efficienza energetica? Il “carburante nascosto” ancora da sfruttare
Interventi di eco-efficienza per gli edifici farebbero risparmiare ai bilanci pubblici europei fino a 128 miliardi di euro.
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02/10/2014

I vantaggi dell’efficienza energetica vanno ben oltre la semplice riduzione della domanda di energia. Secondo un nuovo rapporto dell'Agenzia internazionale per l'energia (AIE), questo “carburante nascosto” può sostenere la crescita economica, promuovere lo sviluppo sociale, promuovere la sostenibilità ambientale, garantire la sicurezza del sistema energetico. Ma nonostante il ruolo fondamentale che l'efficienza energetica potrebbe svolgere, due terzi del suo potenziale, economicamente praticabile, potrebbe rimanere inutilizzato tra oggi e il 2035.

Eppure una stima dei benefici ai bilanci pubblici che porterebbe una vasta azione di efficientamento energetico fa emergere dati sorprendenti. Prendendo in considerazione, ad esempio, solo interventi spinti di efficienza energetica per gli edifici, sono stati stimati vantaggi economici per i paesi europei dai 67 ai 128 miliardi di dollari. Oggi investire poi in efficienza energetica conviene anche, i tempi di ammortamento per questo eco-investimento sono scesi, infatti, da 4,2 a 1,9 anni. E il mercato dell’efficienza energetica, da quanto emerge dal Rapporto dell’AIE, ha cominciato a muoversi, tanto che gli investimenti hanno raggiunto nel 2012 i 300 miliardi di dollari, la stessa somma che è stata investita per la produzione di carbone, petrolio e gas, tanto che ormai l’efficienza energetica è diventato il primo carburante in molto paesi dell’ area Aie.

L’Italia sul fronte dell’efficienza energetica si trova in buona posizione, è infatti il secondo posto nel ranking delle economie più avanzate in tema di efficienza energetica nella classifica stilata dall’American Council for an Energy Efficient Economy. La classifica, che prende in considerazione 16 economie che rappresentano l'80% del prodotto interno lordo del pianeta e il 71% del consumo globale di energia, vede al primo posto la Germania. Inoltre Il Ministero dello Sviluppo economico ha varato recentemente il Piano d’Azione per l’efficienza energetica 2014. Il documento, proposto dall’Enea, riporta gli obiettivi di efficienza energetica fissati dall’Italia al 2020 e le misure di policy attivate per il loro conseguimento. La riduzione dei consumi di energia determinata dalle nuove misure, congiuntamente agli effetti degli strumenti già attivi, consentirà di conseguire al 2020 gli obiettivi di efficienza energetica fissati dal nostro Paese. Tra questi la riduzione di 55 Mton/anno di emissioni di gas ad effetto serra e il risparmio di circa 8 miliardi di euro l’anno di importazioni di combustibili fossili. Il Piano è stato trasmesso alla Commissione europea.

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