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Estate, con la canapa come isolante addio afa
Un progetto Enea per utilizzare questa fibra ecologica e naturale per isolare le pareti della casa e difendersi dal caldo
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07/07/2016

Pareti “imbottite” di canapa per tener fuori il caldo e ridurre i consumi energetici degli impianti di climatizzazione. I test su pareti che utilizzano le fibre di canapa come isolante termico hanno dimostrato, infatti, un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, oltre a una bassa conducibilità termica e a una maggiore traspirazione e resistenza ai batteri, ma non è tutto: è stata riscontrata anche una minore velocità di propagazione delle fiamme, in caso di incendio. L’utilizzo della canapa come isolante è stato sperimentato nei laboratori del Centro Ricerche ENEA di Brindisi nell’ambito del progetto EFFEDIL. Il progetto ha dimostrato anche che la fibra di canapa ha un minore impatto sull’ambiente e sulla salute dell’uomo perché più sostenibile della lana di roccia, comunemente utilizzata come isolante. Inoltre, la coltivazione della canapa è benefica sia per la biodiversità (favorisce l’impollinazione delle piante), che per l’agricoltura in sé (le particolari radici riescono a penetrare in profondità, “areando” naturalmente il suolo e “assorbendo” le sostanze inquinanti nelle aree di bonifica). Costruire e riqualificare gli edifici in modo sostenibile potrebbe far risparmiare il 50% di energia. In questo contesto il patrimonio immobiliare italiano svolge un ruolo chiave in quanto è responsabile di buona parte del consumo energetico nazionale: secondo studi ENEA, infatti, dai consumi energetici nelle abitazioni in Italia derivano il 45% delle emissioni di CO2. "Con questo studio - spiega Patrizia Aversa dell’ENEA - abbiamo potuto verificare che la canapa migliora l’isolamento termico del laterizio, attenuando di circa il 30% il flusso termico,ossia la quantità di calore che passa attraverso un materiale in un dato momento, e diminuendo del 20% la trasmittanza termica, vale a dire la facilità con cui un materiale si lascia attraversare dal calore”. La canapa è un materiale dalle innumerevoli applicazioni perché molto versatile e sostenibile: dalla medicina all’alimentazione, dall’industria tessile a quella cartiera, inoltre per coltivarla non vengono utilizzano pesticidi. La coltivazione della canapa è in forte espansione sia in Europa che in Italia (circa 3.000 ettari secondo Federcanapa): la Puglia è la regione che ne produce di più, seguita da Piemonte, Veneto e Basilicata. In particolare in Puglia si sta sviluppando un modello di economia circolare a filiera corta, che prevede il raddoppio della coltivazione e la realizzazione di un impianto di trasformazione con una capacità di circa 5 mila tonnellate l’anno.

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