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Il dirigibile sopra Milano che studia l'inquinamento acustico e lo smog
Un dirigibile intelligente riempito con 90 metri cubi d'elio. È questa la nuova frontiera nello studio dello smog cittadino.
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22/03/2016

Volteggerà a circa 350 metri di altezza il dirigibile targato Bicocca che servirà per studiare e registrare i livelli di inquinamento sia atmosferici che acustici della città di Milano. La ricerca, guidata dal professor Ezio Bolzacchini, docente di chimica dell’ambiente e dal professor Giovanni Zambon, docente di acustica ambientale del dipartimento di Scienze dell’ambiente e del territorio e di scienze della terra, prevede di portare letteralmente una stazione meteo quasi completa nei cieli del capoluogo lombardo.

Il dirigibile, riempito con 90 metri cubi di elio, sarà così capace di monitorare la temperatura, la pressione, l’umidità relativa, la velocità, la direzione del vento e la rumorosità registrata nei cieli sopra il tetto dell'edifico U9 dell'Università di Milano-Bicocca.


“Fra i principali oggetti di studio della ricerca – fa sapere l'Università in una nota - c’è lo 'strato di inversione', una sottile fascia di 25-30 metri nella quale, pur aumentando l’altezza da terra, la temperatura, anziché diminuire, sale. Lo strato di inversione è responsabile del fatto che lo smog resti 'schiacciato' a terra, non potendosi disperdere in un volume più ampio”. Il che resta uno dei principali fattori per cui la coltre di inquinamento spesso persista per periodi più prolungati proprio in questa regione.

Largo 4 metri e lungo 14, il dirigibile è uno dei pochi al mondo utilizzato per questo tipo di esperimenti. La stessa Nasa sta sviluppando questi sistemi per scopi astronomici e per studiare i cambiamenti climatici. “Stiamo cercando di portare l'astronomia e le scienze della terra a nuovi livelli, utilizzando una piattaforma suborbitale capace di durare nel tempo”, ha spiegato Jason Rhodes, un astrofisico presso il Jet Propulsion Laboratory della Nasa a Pasadena, in California. Perché i dirigibili? Perché sono leggeri, possono sostare a diverse altezze in base alle condizioni atmosferiche e quindi fornire una mole enorme di dati, su una scala verticale e aiutare i ricercatori a comprendere meglio i meccanismi che regolano l'atmosfera terrestre. La Bicocca ha infatti già utilizzato lo strumento alle Isole Svalbard in Norvegia, dove il dirigibile è arrivato fino ai 2 chilometri d'altezza.

La novità assoluta è proprio il fonometro: “Una sorta di 'super-microfono' - scrive l'Università - “che misura la pressione acustica e che serve a rilevare il rumore ambientale (e quindi l’inquinamento acustico) in quota: un tipo di rilevazione particolarmente innovativo, inedito, visto che sino ad oggi non sono mai stati effettuati studi del rumore ambientale su profili verticali”.

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