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 In Italia scarsa la raccolta di abiti usati solo 2 Kg pro capite l’anno
La fotografia scattata in occasione della Settimana per la riduzione dei rifiuti. Eppure raccogliere abiti fa bene all’ambiente e al portafoglio
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26/11/2015

Italia fanalino di coda per la raccolta degli abiti usati. Gli ultimi dati pubblicati testimoniano, infatti, come i cittadini europei, soprattutto in alcuni Paesi, siano invece molto attenti a queste tematiche e ben consapevoli dell’importanza di non abbandonare capi di abbigliamento in discarica. Ecco la fotografia della raccolta: in Germania se ne intercetta il 66%, in Belgio il 65%, in Danimarca il 58%, in Francia il 48% e in Austria il 40%. In Italia, invece, la percentuale registrata risulta ancora piuttosto bassa, attestandosi intorno al 22%. Nel nostro paese, nonostante il trend in crescita nel corso degli ultimi anni, la quota pro capite resta ancora piuttosto bassa: nel 2014, infatti, sono stati raccolti 2 Kg di abiti pro capite all’anno con un +0,2 rispetto all’anno precedente. Siamo però lontani dai 7/8 kg pro capite della Germania. Nel 2014 in totale sono state raccolte oltre 124.000 tonnellate di abiti usati. Questi numeri non particolarmente positivi per l’Italia sono stati resi noti in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), che si svolge in tutta Europa dal 21 al 29 novembre, da HUMANA People to People Italia che organizza una serie di attività accomunate dallo slogan “Non tutto ciò che è lasciato è perso: i tuoi abiti per il riutilizzo”. La Settimana europea è anche l’occasione per mettere l’accento sui benefici ambientali possibili grazie alla raccolta e al riutilizzo degli abiti usati. Donare capi di abbigliamento e accessori che non si usano più permette, infatti, di allungare il loro ciclo di vita, riducendone l’impatto negativo sull’ambiente: soltanto 1 chilo di abiti recuperati equivale a 3,6 kg di CO2 non emessa, a 6.000 litri di acqua risparmiata e a 0,2 kg% di pesticidi e 0,3 kg di fertilizzanti non utilizzati. Nel 2014, HUMANA ha raccolto 17.340 tonnellate di abiti usati, contribuendo in questo modo per il 14% alla raccolta totale e ai benefici da essa generati. “La raccolta dei vestiti gestita da HUMANA – spiega la Presidente, Karina Bolin - ha un impatto estremamente positivo sull’ambiente e non manca, inoltre, il vantaggio economico, rappresentato dalla riduzione nei costi di smaltimento dei rifiuti sostenuti dalle Pubbliche Amministrazioni, con conseguente risparmio per le tasche dei cittadini”. In occasione della SERR, HUMANA ha organizzato raccolte speciali di abiti usati nei propri punti vendita di Milano, Roma e nel nuovissimo negozio Second Hand di Torino.

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