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L’Ecosostenibilità fa bene al turismo! Coldiretti: agriturismi e parchi naturali non conoscono crisi
Il turismo in parchi, agriturismi e riserve non conosce crisi. Piace agli italiani e agli stranieri. Un peso importante è dato dal turismo enogastronomico con l'amore per i prodotti tipici ed il biologico
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26/05/2014

Se, in tempi di crisi, il turismo “tradizionale” subisce un netto calo di fatturato, il turismo “ecologico” in Italia raggiunge, invece, il record storico di 12 miliardi. Questa è la stima elaborata da Coldiretti nel corso della Festa Nazionale delle Riserve Naturali dello Stato promossa dal Corpo Forestale in Toscana.

Nel Belpaese, nel corso degli ultimi dieci anni, il numero degli agriturismi ha raggiunto la cifra record di 20.474, con un aumento percentuale del 57%. Sul gradino più alto del podio si trova la Toscana (4185) seguita dal Trentino (2996). Nella classica suddivisione territoriale, invece, il 47% delle strutture si trova al Nord, il 34% nel centro e il 19% nel sud.

Gli 871 parchi e aree protette italiane – che costituiscono il 10% del territorio nazionale – si riempiono di un numero sempre maggiore di turisti spinti da varie ragioni come il desiderio di fare trekking, mountain bike, birdwatching, sci, equitazione, climbing (47% del totale), voglia di relax (20%), ma anche per i tesori del comparto enogastronomico (15%) e la riscoperta delle tradizioni (10%).

Molto spesso, infatti, le vacanze green diventano un’occasione preziosa per scoprire le prelibatezze della tradizione italiana. L’Italia - secondo i dati della Coldiretti – guida la classifica della produzione biologica e dell'offerta di prodotti tipici grazie a ben 262 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4698 specialità tradizionali censite dalle regioni.

Anche gli stranieri apprezzano sempre di più le campagne italiane e, nel 2013, i turisti d’oltreconfine che hanno scelto il nostro paese non solo per il Colosseo, la Torre di Pisa e tutte le meraviglie artistiche nostrane sono il 40,2% del totale e garantiscono al comparto un notevole incremento nel fatturato anche in considerazione del fatto che, a differenza del turista italiano che stanzia in media 65 euro al giorno, quello straniero arriva a spenderne anche 100.

Questo successo è imputabile anche all’offerta variegata offerta dall’ eco-turismo italiano: agriturismo non è più – o meglio non è solo – “mangiare e dormire”, ma è sinonimo anche di escursionismo (3324), di mountain bike (2785), di i corsi di cucina, orto, cucito o altro (2009), di equitazione (1489), di trekking (1821), di fattorie didattiche per i più piccoli (1251) e di osservazioni naturalistiche (932).

Se si passa dalle parti del Mugello, ad esempio, ci si può fermare presso l’agriturismo Poggio alle Ville e dormire “appesi” su un albero con vista sulla natura. In altre strutture ricettive toscane si può diventare dei moderni Robin Hood e scoccare frecce a 1300 metri di altezza, cavalcare “trattori panoramici”, passeggiare per le stalle e scoprire i segreti della cinta senese, fare lunghe passeggiate, dedicarsi a corsi di pittura, cucina ed equitazione o semplicemente assaggiare le prelibatezze della tavola e delle cantine toscane.

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