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In sei mesi cambiare il colore dell’Europa da brown a green
Il ministro dell’ambiente traccia l’eco-programma del semestre Ue, crescita e occupazione al primo posto e poi aggredire clima, Ogm, rifiuti, shoppers
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08/07/2014

Un’Europa che deve cambiare colore, da brown a green e cambiare ritmo mettendo al centro crescita e occupazione. Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha tracciato oggi le linee guida dell’ eco-programma del semestre europea a guida italiana. “Il tema dell’ambiente – ha spiegato Galletti – è un tema fondamentale perché ha maggiori implicazioni europee e globali e perché è lo strumento migliore per incrementare crescita e occupazione. In anni di crisi il settore della green economy è stato tra gli unici a crescere”. In particolare, ha ricordato il Ministro, i 4 milioni di green jobs che sono stati creati tra il 2002 e il 2011 e gli altri 20 milioni di lavori verdi che potrebbero esserci da qui al 2010. Per rendere più agevole questa strada green ci sono circa 1.000 miliardi di fondi Ue 2014-2020, di cui il 20% destinati a migliorare il target delle emissioni di CO2.

Galletti ha poi indicato i quattro dossier in tema di ambiente aperti su cui la presidenza italiana vorrebbe una svolta: clima e energia, Ogm, rifiuti, shoppers. “L’Europa – ha osservato Galletti – si è posta l’obiettivo ambizioso di ridurre la CO2 del 40% entro il 2030. In questi mesi dobbiamo trovare una posizione unitaria per affrontare i due appuntamenti sul clima che abbiamo davanti, Lima a dicembre e Parigi l’anno successivo”.

Sugli Ogm, Galletti ha ricordato che c’è un accordo generale (“l’accordo mìgliore ottenibile viste la circostanze”) che bisogna formalizzare e prevede autonomia di coltivazione per ciascun paese. Sul tema dei rifiuti ci sono le indicazione elaborate dal Commissario all’ambiente su cui si deve lavorare, quelle di un'economia circolare che rispetta l’ambiente e aiuta l’economia. Infine Galletti si è soffermato sulla situazione shoppers su cui l’Italia rischia una procedura di infrazione. “L’ Italia – ha detto Galletti – è l’unico Paese che li ha eliminati e ora rischiamo l’infrazione perché il provvedimento sarebbe contro la libera circolazione delle merci. Non ci può essere infrazione contro comportamenti virtuosi. Se ci sarà infrazione io ne sarò orgoglioso”. Galletti ha poi ricordato il Consiglio informale dei ministri dell’ambiente dell’Ue il 16 luglio a Milano e quello congiunto (“è la prima volta che accade”) dei ministri dell’ambiente e del lavoro il 17. “In questa riunione – ha sottolineato Galletti – parleremo degli strumenti operativi e concreti per sviluppare l’occupazione verde”.

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