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Continua l’invasione dell’alga aliena nei mari italiani
Sono diventate 12 le regioni colpite dall’Ostreopsis ovata, l’alga tropicale potenzialmente tossica
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29/08/2014

Non si ferma l’invasione nei mari italiani dell’Ostreopsis ovata, la micro-alga di origine tropicale  potenzialmente tossica. Tra il  2007 e 2013 la sua presenza è andata aumentando e nel 2013 è stata rilevata in 12 regioni costiere, con l’Abruzzo come “new entry”.

Le uniche regioni nei cui mari fino ad oggi non è stata trovata alcuna traccia dell’alga sono Emilia-Romagna, Molise e Veneto. A censire  la presenza di questa alga nei mari italiani è stata l’Ispra, le cui agenzie regionali (Arpa) compiono ogni anno i monitoraggi di sorveglianza delle acque. L’Ostreopsis ovata, probabilmente arrivata nel Mediterraneo con le acque di lavaggio delle navi, è un dinoflagellato presente oltre che in Italia anche in Spagna, Francia, Grecia, Croazia, Albania, Tunisia, Libano ed Egitto. In Italia, le fioriture di Ostreopsis ovata si manifestano quasi esclusivamente tra giugno e ottobre e soprattutto lungo le coste rocciose.

Come riconoscere la presenza di quest’alga nel mare? Durante le fioriture si possono osservare patine bruno-rossastre che ricoprono i fondali e chiazze schiumose superficiali sempre di colore marrone o biancastro o flocculi sospesi nella colonna d’acqua. Ma oltre a disturbare l’estetica del mare e creare alterazioni ambientali, anche gravi, con morie di numerosi organismi marini come i molluschi bivalvi, i crostacei e gli echinodermi, questa micro-alga produce tossine che causano diversi disturbi all’uomo e che possono accumularsi in molluschi e in altri organismi marini utilizzati per l'alimentazione umana. In particolare in presenza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo le mareggiate (che possono diffondere le tossine nell'aria attraverso la formazione di aerosol), si possono riscontrare disturbi all’apparato respiratorio (faringiti, laringiti, bronchiti), congiuntiviti, dermatiti da contatto e disturbi gastro-intestinali in caso di consumo di crostacei o molluschi interessati dalle fioriture algali. Tutti i sintomi tendono a regredire senza complicazioni entro le 24 ore. Maggiormente a rischio micro-alga sono i neonati, gli anziani e le persone che già soffrono di patologie dell’apparato respiratorio.

Le Arpa per evitare danni alla salute consigliano nel caso di accertata fioriture di Ostreopsis, di evitare il contatto con l’acqua marina e lo stazionamento lungo le coste soprattutto durante le mareggiate e di limitare il consumo a scopo alimentare di ricci di mare, patelle, mitili, ecc. raccolti nei siti interessati dalla fioritura.

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