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Papilloma Virus: gli uomini 5 volte più a rischio delle donne
Pronta la prima guida al vaccino per sensibilizzare i cittadini. In Italia solo il 70% delle dodicenni ricorre alla copertura vaccinale. Gli esperti: E’ un vero e proprio strumento di prevenzione contro i tumori. La profilassi andrebbe estesa ai maschi
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25/02/2016

Le vaccinazioni restano un tema scottante in Italia. Tra favorevoli e contrari spesso si oscilla sull’onda di eventi infettivi del virus del momento. Una vaccinazione molto importante su cui ancora bisogna fare comunicazione è quella contro il Papilloma Virus Umano (HPV), praticata nel nostro Paese solo dal 70% delle dodicenni. Tre ragazze su dieci non sono quindi coperte da questo fondamentale strumento di prevenzione, in grado di proteggere da una delle neoplasie più frequenti nelle giovani donne (under 50), il tumore del collo dell’utero, che nel 2015 in Italia ha fatto registrare circa 2.100 nuovi casi. Non solo. Anche gli uomini sono a rischio: si è calcolato che un maschio ha una probabilità 5 volte superiore rispetto alla donna di infettarsi e spesso non è consapevole di essere portatore del virus. Ma ad oggi solo Liguria, Puglia, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Calabria, Molise e in Sardegna le Asl di Sassari e Olbia hanno esteso l’offerta gratuita e attiva ai ragazzi nel dodicesimo anno di vita. Per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della profilassi, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) ha realizzato la prima guida al vaccino anti-HPV distribuita in tutte le Oncologie del nostro Paese e nelle farmacie. “Siamo ancora molto lontani dall’obiettivo fissato di una copertura pari al 95% - spiega il professor Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM -. La vaccinazione è indicata sia nei maschi che nelle femmine a partire dai 9 anni di età. La decisione di alcune Regioni di includere gli uomini è un provvedimento importante che dovrà essere esteso anche al resto del territorio per portare a una riduzione significativa del numero di cittadini infettati e portatori del virus”. L’Italia è stato il primo Paese in Europa a stabilire la gratuità della vaccinazione anti-HPV e ad assicurarne, contestualmente, la commercializzazione e la rimborsabilità nell’ambito di un programma nazionale. Tutte le Regioni hanno avviato i piani di vaccinazione contro l’infezione da HPV entro la fine del 2008.

“Contro l’HPV - conclude Pinto - disponiamo oggi di un’arma decisamente importante, che permette di giocare d’anticipo, la vaccinazione. Rappresenta uno strumento di prevenzione primaria contro i tumori, l’unica strategia veramente efficace per non entrare in contatto con il virus”.

Il progetto è reso possibile grazie al contributo incondizionato di Sanofi Pasteur MSD. 

 

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