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Settimana bianca: cosa fare prima della partenza
Le ginocchia sono la parte più a rischio. Almeno dieci giorni di allenamento per rinforzare la muscolatura. Validi gli esercizi in palestra con attrezzi specifici. La spalla è al secondo posto nella classifica dei traumi sulla neve. Con lo snowboard in aumento lesioni a mani e polsi
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19/02/2016

Ultimi giorni utili per mettersi in forma prima della settimana bianca. Indispensabile una buona preparazione atletica per rinforzare la muscolatura delle gambe. Per quanti praticano uno sport abitualmente sono sufficienti una decina di giorni di allenamento, almeno un mese di esercizi per tutti coloro che conducono una vita sedentaria. I consigli arrivano dal dottor Sandro Rossetti, primario di Ortopedia e Traumatologia, Ospedale "San Camillo", Roma. 

“Prima della partenza per la montagna servono almeno dieci giorni di preparazione specifica in palestre o con un preparatore atletico che ci consenta di sviluppare in maniera adeguata la muscolatura degli arti inferiori”

Nel panorama dei traumi da settimana bianca le lesioni al ginocchio sono le più frequenti con un 41%, seguite da traumi contusivi della spalla al 21%. La moda dello snowboard ha fatto incrementare le statistiche di traumi alle mani ed ai polsi con un 15%. Le lesioni minori in termini numerici, ma non in termini di gravità riguardano le articolazioni del piede-caviglia e le costole, dovuti a cadute o scontri fra sciatori, ed i tagli causati dalle lamine degli sci o dello snowboard o anche dalle racchette.

Il numero delle lesioni alla colonna (la parte lombare risulta la più colpita) rimane limitato; l’uso sempre più frequente di supporti di protezione come indumenti imbottiti sulla schiena, bustini protettivi, paraschiena o tartarughe hanno ridotto drasticamente l’incidenza dei danni neurologici.

E se le ginocchia sono quelle più esposte cosa possiamo fare per proteggerle? “Il ginocchio - spiega Rossetti - può essere preservato sviluppando una struttura muscolare sufficiente di coscia e polpaccio che devono essere avvolti da un rinforzo muscolare ottenuto grazie a esercizi specifici grazie alle macchine presenti nei centri sportivi, oppure con una buona ginnastica a corpo libero. Il ginocchio è il più esposto perché spesso il piede rimane bloccato nello sci e il perno di rotazione diventa proprio il nostro povero ginocchio. Questa traumatologia che è frequentissima anche nel tennis, nel calcio e soprattutto nello sci provoca piccole e grandi lesioni che coinvolgono sia i legamenti (crociato anteriore è il più esposto alla rottura) sia i menischi che si interpongono tra la tibia e il femore per proteggere la nostra cartilagine. Per affrontare senza rischio le discese con gli sci è importante rafforzare le gambe ma anche la schiena perché alcuni movimenti di torsione del bacino sul tronco possono provocare strappi e traumi che possono essere deleteri. Flessioni e piegamenti sono consigliati per acquisire una elasticità capace di sopportare i contraccolpi presi durante la discesa, soprattutto su fondi gelati”. 

Gli esperti inoltre ricordano che come tutte le attività sportive, anche la settimana bianca, deve essere affrontata in una buona condizione di salute, tenendo presente che il fattore altitudine richiede all’organismo un maggiore sforzo di adattamento. 

 

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