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Il Parlamento Ue più green, 250.000 euro per diventare ‘carbon neutral’
Dal 2016 sarà la prima istituzione europea a raggiungere il traguardo delle emissioni zero grazie al finanziamento di progetti di compensazione nel campo delle energie rinnovabili e del risparmio
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19/11/2015

Il Parlamento UE sarà la prima istituzione europea a raggiungere la “carbon neutrality” al 100% entro il 2016. Oltre al percorso già avviato di riduzione dei gas serra, investirà infatti 250.000 euro per compensare le emissioni di carbonio incomprimibili acquistando crediti di carbonio attraverso il finanziamento di progetti di energia rinnovabile o di efficienza energetica in altri paesi per diventare così ad emissioni zero. La decisone, presa alla vigilia di COP 21, è stata definito dal vicepresidente Ulrike Lunacek, “un ottimo segnale” da parte delle istituzioni europee che dimostra “che siamo disposti ad impegnarci per raggiungere i nostri traguardi”. Il Parlamento va comunque avanti con i suoi progetti di riduzione della CO2, di risparmio energetico, di uso sostenibile di acqua e carta in linea con la sua politica ambientale volta a limitare e ridurre le emissioni. Già nel 2011 l’Europarlamento aveva lanciato un primo schema di compensazione delle emissioni di carbonio, ma riguardava solo le emissioni delle auto “blu” e quelle prodotte dai viaggi ufficiali e dal consumo di energia degli edifici. Il nuovo progetto comprende tutte le emissioni di CO2 non riducibili, comprese quelle dei viaggi aerei dei parlamentari tra i loro Paesi e Bruxelles e Strasburgo. Nel progetto di compensazione delle emissioni, il Parlamento ha anche indicato i progetti da finanziare dando la preferenza a quelli localizzati in Africa, nei Caraibi e nei Paesi del Pacifico, se non c’è alcun progetto adatto in questi Paesi; potranno essere considerati progetti nei Paesi interessati dalla politica europea di vicinato e i Paesi Mediterranei interessati da EuroMed e UpM. Sono ammissibili anche progetti negli stati candidati all’ adesione all’ Ue e nei Paesi Ue. Il Parlamento Europeo ha da tempo avviato una politica di sostenibilità ambientale. Nel 2007 ha aderito allo schema volontario EMAS, il cui obiettivo principale è quello di ridurre le emissioni di gas serra del 30% entro il 2020 rispetto al 2006. Ad oggi l’Europarlamento ha già raggiunto una riduzione del 27,2%. Inoltre ha ridotto il consumi di elettricità del 9,22% dal 2012 e quello di gas e di gasolio da riscaldamento del 35,25%, mentre nello stesso periodo ha aumentato la capacità di riciclo dei rifiuti del 68,9%. Anche in Italia molte istituzioni pubbliche hanno in corso progetti di compensazione delle emissioni. Ad esempio due ospedali dell’Emilia Romagna hanno recentemente avviato un progetto di neutralizzazione delle emissioni della carta che utilizzano, grazie alla creazione di un bosco urbano.

 

 

 

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