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Ecosistemi, fonte di ricchezza “invisibile”
L’Unep ha calcolato il valore della natura in 4 Paesi pilota: 1 miliardo di dollari all’anno, con benefici che vanno dalla protezione delle coste all’occupazione
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22/10/2015

Sono una ricchezza sottostimata, la riserva di risorse che, se ben gestita, può generare valore e posti di lavoro. Preziosa anche per quelle economie emergenti che, nell’ottimismo dato da un Pil a costante segno più, spesso ne trascurano l’importanza. L’Unep, il programma per l’ambiente delle Nazioni Unite, ha calcolato che in quattro Paesi pilota (Cile, Sudafrica, Trinidad e Tobago, Vietnam) i servizi ecosistemici valgono circa 1 miliardo di dollari all’anno, garantendo benefici di vario tipo.

In Vientnam, per esempio, la foresta di mangrovie della zona di Cà Mau, che si estende su oltre 45 mila ettari, è una fonte inesauribile di prestazioni ad alto valore ecologico ed economico. L’Unep ha calcolato che un ettaro fornisce ogni anno materie prime (legna da ardere, legname da costruzione, ma anche pesce) del valore di 454 dollari. A cui si aggiungono i servizi di assorbimento della Co2 (1.720 dollari) e di protezione della costa (756 dollari) e le potenzialità ecoturistiche. In quest’ambito, un ettaro fornisce ogni anno servizi ricreativi con un valore quantificabile in 55 dollari. Facendo due conti, si ottiene che ogni ettaro della foresta di mangrovie di Cà Mau contribuisce all’economia del Vietnam ogni anno per quasi 3 mila dollari.

Anche nelle due isolette caraibiche di Trinidad e Tobago la natura genera grande ricchezza: la foresta di mangrovie di Nariva Swamp cattura 1,5 milioni di tonnellate di Co2 ogni anno, circa l’11% delle emissioni prodotte dall’economia della repubblica, basata sull’estrazione e l’esportazione di petrolio. Un ruolo fondamentale ce l’ha anche la barriera corallina, che nella piccola isoletta di Tobago svolge un'azione di protezione della costa con un valore di 49,6 milioni di dollari l’anno.

Dopo aver tradotto in numeri e cifre i servizi forniti dai grandi patrimoni naturali dei quattro stati, l’Unep ha anche promosso l’introduzione del concetto dei servizi ecosistemici nelle politiche. Uno dei risultati più significativi in questo ambito è il piano per lo sviluppo turistico della municipalità di San Pedro de Atacama, “che riconosce chiaramente il ruolo dei servizi ecosistemici nella gestione sostenibile della terra e del turismo in uno dei paesaggi più aridi del mondo”, spiegano dall’Unep. L’amministrazione di San Pedro de Atacama ha incrociato i dati delle osservazioni satellitari del territorio con quelle relativi ai flussi turistici, per arrivare a una pianificazione più sostenibile.

Il governo del Sudafrica nel Piano nazionale per lo sviluppo delle infrastrutture riconosce il valore della natura come infrastruttura verde. In questo caso, si sono anche calcolati gli impatti positivi della natura sull’occupazione.  Secondo l’ Unep, una riqualificazione degli ecosistemi naturali potrebbe creare nel Paese 400 mila posti di lavoro. Solo nell’Eden district, si parla di 100 posti di lavoro a tempo pieno, con ricadute positive su 900 persone che vivono nelle aree rurali, dove il tasso di disoccupazione è più elevato.

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