Durante l’estate l’incubo della bilancia ha spesso accompagnato gli stravizi del clima vacanziero. Non sono pochi coloro che hanno trovato rifugio negli alimenti light, convinti di poter osare senza conseguenze.
Ma non sempre questi cibi hanno avuto risultati positivi per la dieta, anche perché molte volte l’idea di non aver un carico di calorie eccessive induce ad un abuso nelle quantità che va subito a penalizzare l’effetto leggerezza. Come spiega il dottor Filippo Ongaro medico anti-aging nel centro ISMERIAN a Treviso.
“In realtà i cibi light sono stati un modo dell’industria di rispondere alle esigenze del consumatore sempre più attento alla dieta. Sono anche sorti diversi dubbi sulla tipologia degli ingredienti presenti in questi prodotti. Per raggiungere il peso ideale invece bisogna trovare un equilibrio corretto tra assunzione di alimenti e l’attività fisica. Se i prodotti light vengono assunti una volta ogni tanto per il piacere di non privarsi di quel particolare cibo, non succede nulla, ma attenzione a non farlo diventare un’abitudine”.
Altro accorgimento da prendere contro i chili di troppo sono le bevande: “Molte bibite sono ricche di zuccheri. Le calorie liquide - spiega Ongaro - sono un problema in più perché non attivano il senso della sazietà e la persona rischia di eccedere. Non a caso negli Stati Uniti, proprio alle bibite è stato attribuito un ruolo importante tra le cause di sovrappeso. Attenzione anche ai succhi di frutta: meglio insegnare ai bambini a mangiare un frutto fresco”.
Sconsigliato anche l’uso di dolcificanti, per alcuni dei quali sono ancora molto discussi i possibili effetti negativi.
L’uomo, spiegano gli esperi, ha una tendenza naturale ad andare in cerca di alimenti dolci, oggi che il dolce è diventato industriale ne siamo circondati e resistere è sicuramente più difficile.
Altro mito da sfatare è che mangiare senza glutine possa favorire la perdita di peso. “Non esistono armi segrete per combattere i chili di troppo, conclude Ongaro - bisogna trovare un equilibrio corretto tra cibo introdotto e quello consumato. Il vero segreto è applicare attenzione per decadi e decadi, si deve entrare in un’ottica temporale di lunga durata per avere dei risultati validi. le soluzioni facili e veloci si rivelano spesso fallimentari”.