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A Milano il primo esperimento di carsharing equo e sostenibile
Un progetto che non ha eguali in Europa e frutto di anni di progettazione. Da giugno saranno noleggiabili i primi 100 veicoli elettrici.
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21/05/2015

Un servizio di car sharing a basso costo, dalla valenza sociale, elettrico e senza l'obbligo di riportare il veicolo alla postazione di partenza. È questo, riassumendo, il nuovo sistema di mobilità condivisa inaugurato a Milano.

Share'n go, così il nome del servizio, è un modello totalmente nuovo rispetto a quelli già esistenti. La filosofia che sta dietro al progetto è quella del social sharing. Saranno le fasce che più hanno bisogno di un mezzo di trasporto per muoversi in città a ricevere sconti e offerte dedicate: mamme, pendolari, studenti fuori sede. Le tariffe andranno anche in base all'utilità sociale del profilo dell'utente registrato: a chi fa un lavoro di pubblica utilità, ai nonni che si occupano dei nipoti, o a chi appartiene ad un gruppo d’acquisto.

“La nostra non è solo nuova offerta di car sharing ma il primo mattone di un sistema europeo di mobilità e navigazione urbana sostenibile, low cost e accessibile a tutti, che rende superfluo, inefficiente e onestamente anche meno divertente il possesso e l’uso di un’auto personale”, ha commentato Emiliano Niccolai, amministratore delegato di CS Group durante la presentazione del progetto.

Un servizio pensato per le donne, che lo potranno utilizzare gratuitamente dall'uno di notte alle sei del mattino, per viaggiare in tutta sicurezza e senza emissioni.

Sì perché le Equomobili (così il nome delle auto), sono dei veicoli elettrici super equipaggiati. 120 km di autonomia, 80 km/h di velocità massima. Due posti. Bagagliaio da 300 litri, climatizzatore e navigatore integrato. Insomma delle auto in tutto e per tutto.

Si tratta di un altro mattone per la crescita della sharing economy, dove non è più il possesso del bene la leva economica, ma la possibilità di utilizzare e di accedere a quel bene. “Per arrivarci servono molte ‘invenzioni’, non solo sul prezzo dei servizi di car sharing, ma sul contenuto di servizio di una macchina condivisa. Un sistema di navigazione urbana che connetta davvero e in piena sicurezza chi guida alla città e agli altri, con forti incentivazioni agli utenti a comportarsi come una grande community”.

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