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Lo “Sblocca Italia” al vaglio del Parlamento
Dissesto idrogeologico, risorse idriche, energia, bonifiche, un pacchetto ambiente per snellire procedure e far fronte a infrazioni
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29/09/2014

Approvato da CdM il 29 agosto, il decreto legge 133, “sblocca Italia”, è entrato in vigore il 13 settembre. Attualmente all’esame delle Commissioni della Camera, che stanno svolgendo una serie di audizioni, il decreto al Capo III apporta modifiche urgenti, anche in materia ambientale e per la mitigazione del dissesto idrogeologico.

Entrando nei particolari, il decreto è intervenuto in materia di gestione delle risorse idriche e dissesto idrogeologico, per far fronte ai fenomeni di esondazione ed alluvione nelle aree metropolitane interessate, destinando alle Regioni la somma di euro 110 milioni di euro, a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2007-2013 per interventi di sistemazione idraulica dei corsi d'acqua. Inoltre si istituisce l'ente di governo dell'ambito, in luogo dell'Autorità d'ambito. Per superare le procedure d'infrazione seguite all'obbligo comunitario di dotare comuni di un sistema di raccolta e trattamento delle acque reflue urbane, nel decreto è prevista anche la modifica urgente dell'art. 124 D.Lgs 152/2006.

In materia di gestione delle terre e rocce da scavo, è prevista una semplificazione ed un riordino della materia, attraverso l'adozione di un decreto del Presidente della Repubblica, che disporrà un coordinamento tra le normative vigenti in materia, al fine renderne più semplici e comprensibili i contenuti, nonché una disciplina semplificata degli interventi che compartano la gestione delle terre e rocce da scavo.

Inoltre, al fine di agevolare l'accesso ad imprese, famiglie e soggetti pubblici, ai contributi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per gli interventi di efficienza energetica, il decreto contempla aggiornamenti al sistema degli incentivi fiscali.

Il provvedimento interviene anche sulle bonifiche ambientali, prevedendo una semplificazione degli interventi di bonifica delle aree di rilevante interesse nazionale, in particolare dell'area Bagnoli-Coroglio, ritenute meritevoli di salvaguardia e riqualificazione, considerate le condizioni di estremo degrado ambientale in cui versano le aree di questo comprensorio. Tale semplificazione è prevista anche per la bonifica e messa in sicurezza dei siti contaminati, nei quali sarà possibile effettuare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, anche se le attività di messa in sicurezza e bonifica sono già in corso. Al Capo IX del DL sono inoltre previste misure urgenti in materia di energia. 

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