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Il combustibile solido secondario (CSS): aspetti normativi, ambientali ed economici

Roma, 13 luglio

Il CSS, il Combustibile Solido Secondario ottenuto dalla componente secca dei rifiuti non pericolosi sia urbani che speciali (plastica, carta, fibre tessili ecc) sarà il tema di un seminario organizzato al CNR, nell'ambito delle iniziative degli Stati generali della Green Economy 2015, dal gruppo di lavoro "Materiali, rifiuti ed economia circolare" del Consiglio nazionale della green economy. Questo combustibile che si ottiene tramite appositi trattamenti di separazione da altri materiali non combustibili, come vetro metallo o inerti può trovare impiego in impianti industriali come cementifici, centrali, acciaierie, in sostituzione di combustibili tradizionali. Un decreto del 2013, voluto dall'allora ministro dell'Ambiente Corrado Clini, consente l'utilizzo di Combustibili solidi secondari (Css) nei cementifici soggetti al regime dell’autorizzazione integrata ambientale. Questo combustibile però trova uno scarso utilizzo in Italia, pochi impianati lo producono per lo più per l’esportazione, e pochissimi lo utilizzano (tra questi la Centrale Enel di Fusina in Veneto). La ragione è l’ opposizione delle comunità locali e dei cittadini che non vogliono veder  trasformati impianti industriali in inceneritori di rifiuti e delle associazioni ambientaliste che, pur non bocciando questo combustibile, non vogliono che sia inserito in una strategia nazionale di gestione dei rifiuti. Il seminario dovrà esaminare criticità e opportunità di questo combustibile da rifiuti.

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