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Convegno Internazionale di Epidemiologia Ambientale

Roma, 1-4 settembre

Circa il 24% di tutte le malattie nel mondo è dovuto all’esposizione a fattori ambientali. Gran parte di questi rischi, però, potrebbero essere evitati attraverso interventi mirati. Di questo si parlerà nel corso dell’evento internazionale dedicato all'epidemiologia ambientale, organizzato dalla Società Internazionale di Epidemiologia Ambientale (ISEE -International Society for Environmental Epidemiology), dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, ASL Roma E e dall'Associazione Italiana di Epidemiologia. La Società Internazionale di Epidemiologia Ambientale (ISEE -International Society for Environmental Epidemiology, www.iseepi.org) raccoglie i ricercatori e gli scienziati che nel mondo si occupano della relazione tra Ambiente e Salute. Il tema del convegno sarà "Old and New Risks: Challenges for Environmental Epidemiology". E’ attivo il sito dell’evento www.isee2016roma.org per maggiori informazioni e aggiornamenti sul programma. Il Convegno sarà un evento ad impatto scientifico e mediatico internazionale. Secondo un rapporto dell’ Oms, ogni anno sono più di 13 milioni i decessi per cause ambientali che si potrebbero altrimenti prevenire. Nei Paesi più poveri, quasi una morte su tre è dovuta a fattori ambientali. Più del 40% dei decessi per malaria e circa il 94% di quelle per malattie diarroiche (due dei principali killer nel mondo) potrebbero essere prevenuti con una politica ambientale adeguata. Secondo le stime, inoltre, più del 33% delle malattie nei bambini al di sotto dei 5 anni è dovuto a fattori ambientali. Prevenire l’esposizione a questi fattori di rischio salverebbe circa 4 milioni di vite all’anno solo fra i bambini, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.

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