L’Italia non si è ancora dotata di un programma nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi. Benché previsto da una direttiva comunitaria, il programma avrebbe già dovuto essere approvato e inviato alla Commissione europea dallo scorso agosto. Un simile strumento è di fondamentale importanza per le politiche sulla gestione dei rifiuti radioattivi e per procedere nell’avanzamento delle attività di decommissioning delle ex strutture nucleari. La sua approvazione richiederà non solo lo svolgimento del procedimento richiesto dalla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), ma esso stesso orienterà anche le Valutazioni d’Impatto Ambientale (VIA) che saranno richieste per le opere di decommissioning, per gli impianti di trattamento dei rifiuti radioattivi e per il Deposito nazionale. Per valutare questi aspetti, l’Osservatorio per la chiusura del ciclo nucleare ha organizzato presso l’Enea, due momenti di approfondimento per l'individuazione e la proposta di linee guida per le procedure di VIA e VAS sulla gestione dei rifiuti radioattivi e di linee guida sui processi partecipativi per il decommissioning e la gestione dei rifiuti radioattivi. Per l’'Osservatorio questi approfondimenti sono ritenuti necessari. Anche perché le procedure di VIA e VAS, assieme ad altri procedimenti finalizzati alla localizzazione degli impianti, richiedono anche il rispetto di forme e modalità di partecipazione da parte dei soggetti, pubblici e privati, interessati. Sia le valutazioni - che dovranno contemplare gli aspetti sanitari, ambientali e sociali - che i processi partecipativi costituiscono, infatti, fattori essenziali per il successo di queste politiche.
