Un pomeriggio in compagnia del ricordo di Gino Girolomoni, padre dell'agricoltura biologica italiana, fondatore di Alce Nero, autore di numerosi libri e saggi tesi a ridare valore e dignità alla Madre Terra e alla civiltà rurale. Girolomoni ha avuto anche un ruolo chiave a livello culturale: l'antico monastero di Montebello, da lui restaurato per farne la sua casa, su una collina nei pressi di Urbino, si è trasformato in un centro culturale di prim'ordine, dedicato soprattutto al dialogo tra le religioni, alla multiculturalità, alla difesa dell'ambiente. Nel corso dell’evento, che si svolgerà nella Sala del Refettorio a San Macuto, saranno raccolte testimonianze per ricordare la sua vita e trasmettere la sua eredità e sarà anche presentata la sua biografia scritta da Massimo Orlandi. Nella storia di Girolomoni il momento della svolta è rappresentato dal 13 luglio del 1977 quando a Isola del Piano, sulle colline pesaresi, insieme alla moglie Tullia, a due anziani agricoltori e a cinque giovani del paese, fonda la cooperativa Alce Nero. Il lavoro aumenta rapidamente e con esso il fatturato. Gino Girolomoni, da profeta del biologico, diventa così sempre di più un vero e proprio imprenditore. Nel 2004 c’è però la separazione dal marchio Alce Nero e la nascita del marchio Montebello®, con una grafica che raffigura in sintesi il monastero di Montebello. Nel 2012 Gino Girolomoni viene e a mancare. Il nome Girolomoni® sostituisce del tutto quello di Alce Nero e Montebello
